Organizzando il tuo personale tour del lago con Lake Como Water Taxi puoi ammirare in pieno relax dalla tua barca i famosi cantieri nautici lariani che hanno fatto la storia di imbarcazioni come piccoli yacht e motoscafi da competizione. In particolare, nell’articolo di oggi parliamo dei cantieri Abbate, Molinari, Colombo e Comitti.
Il Cantiere navale Abbate è tra i più qualificati a livello mondiale. La direzione presa dal cantiere per la realizzazione delle sue imbarcazioni si è sempre basata su tre elementi fondamentali, la bellezza, l’affidabilità e la velocità, e fu uno dei primi a sperimentare un innovativo materiale: la vetroresina. Il cantiere del di poco compianto Tullio Abbate, ha da sempre attirato numerosi clienti dal campo sportivo internazionale, così come enti civili e militari, sia italiani che stranieri.
Attivo dal 1955 e realizzato su di un vecchio mulino, il Cantiere Molinari, dal cognome del fondatore Eugenio, è un altro degli storici cantieri che ha contribuito a fare delle imbarcazioni lariane un prestigio da invidiare a livello internazionale.
Anche Molinari, a partire dagli anni ’70, iniziò ad investire su imbarcazioni in vetroresina, aumentando le dimensioni delle imbarcazioni e migliorandone le caratteristiche tecniche. La rinomata Serie Condor nasce proprio in questo periodo, imbarcazioni dallo stile innovativo ed essenziale che hanno fatto conoscere Molinari in oltre 25 nazioni.
Giacomo Colombo, fondatore del Cantiere Colombo, fece gavetta proprio nei cantieri di Guido Abbate, padre di Tullio, e solo nel 1956 costruì il suo primo motoscafo per trasporto pubblico, che gli aprì la strada verso l’apertura di un’attività di sua proprietà. All’inizio si occupava unicamente di motoscafi e barche a remi, ma grazie alla collaborazione con i Riva di Sarnico riuscì a crescere sempre più arrivando ad aprire a Menaggio, nel 1968, il Riva Service Boat che diventerà poi il Cantiere Colombo.
Il Cantiere Comitti è uno degli ultimi costruttori italiani che si occupa della produzione di runabout, i tipici yacht in legno americani per la nautica diporto. Il successo della sua strategia commerciale è dovuto ad un costante lavoro di innovazione e di attenzione a dettagli e particolari, oltre che all’afflusso di numerosi clienti stranieri.
Il torrente Fiumelatte è conosciuto anche per un peculiare fenomeno di intermittenza che dura dal 25 marzo, giorno della festa del borgo di Fiumelatte, fino al 7 ottobre, la festa della Madonna del Rosario e patrona di Varenna. Per questo motivo è soprannominato anche “Fiume delle due Madonne”.
Il Fiumelatte è un torrente, per così dire, stagionale che scorre unicamente tra marzo e ottobre, in base alla piovosità. Nasce nella Grigna settentrionale ed è stato oggetto di numerosi studi anche recenti, per comprenderne origini e caratteristiche. Prende il suo nome dal colore bianco latte della spuma delle sue acque.
Il tragitto per arrivare al Fiumelatte inizia da Varenna, vicino alla Villa Monastero, dove si trova una ripida scalinata. Si prosegue poi in un bosco dove, lasciandosi guidare dal rumore dell’acqua, si giunge alla grotta che ne ospita la sorgente. è un piccolo fiume, davvero incredibile, con la freschezza e la bellezza di una cascata di montagna.
Il Fiumelatte ha attirato attenzioni di molti studiosi nei secoli, persino quelle di Leonardo Da Vinci che lo cita nel suo Codice Atlantico con il nome di Fiumelaccio, incuriosito dalla sua intermittenza. Oggi si pensa che questo fenomeno sia dovuto alla piena di una cavità sotterranea del Moncòdeno, nel Grignone. Nessuno è però ancora riuscito a raggiungerla.
La grotta che si trova alla sorgente del Fiumelatte crea un ambiente incredibilmente suggestivo che negli anni ha favorito la nascita di alcune leggende. L’acqua che sgorga dalla grotta scende ripidamente verso il lago, lungo un percorso accidentato: questo provoca un aumento della pressione ed un’intensa increspatura dell’acqua che, di conseguenza, diventa spumosa a tal punto da sembrare bianca.
Sulla riva del lago, non molto distante dal centro di Como, spicca il Tempio Voltiano, museo scientifico inaugurato nel 1928 in onore del celebre fisico comasco, Alessandro Volta. Come tutti sanno, Volta fu un fisico di grande importanza vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, che tuttora viene ricordato per la sua più famosa scoperta: la pila.
Il Tempio è uno dei tanti capolavori architettonici ammirabili durante il tuo personale tour in barca con Lake Como Water Taxi. In questo articolo approfondiamo brevemente la storia della sua realizzazione e l’esposizione del museo.
Il progetto, affidato all’architetto comasco Federico Frigerio, nacque su volontà dell’industriale del cotone e mecenate Francesco Somaini, che decise di finanziare la realizzazione di un nuovo edificio per conservare e valorizzare alcuni dei memorabilia e e dei cimeli voltiani scampati al grande incendio che aveva devastato l’esposizione del 1899. Il futuro museo venne concepito come un vero e proprio tempio, in stile neoclassico lombardo, la cui forma richiama volutamente quella del Pantheon ateniese.
I lavori per l’edificazione iniziarono nel 1925, e furono definitivamente conclusi due anni dopo, nel centenario della morte di Volta. Il museo fu poi ufficialmente inaugurato nel luglio del 1928. L’intero apparato decorativo fu affidato ad artisti attivi nel territorio lariano come i gemelli Carlo e Luigi Rigola, e Pietro Clerici, autore dei rilievi interni raffiguranti scene della vita di Alessandro Volta.
Ad oggi il Tempio Voltiano è il museo più visitato di Como e ospita un’esposizione permanente dedicata alla memoria del rinomato fisico comasco. Al piano terra sono esposti antichi strumenti scientifici legati alle sperimentazioni compiute da Volta mentre la galleria al primo piano raccoglie gli onori a lui attribuiti nel corso della vita e nei secoli successivi.
In alcune vetrine è possibile osservare le onorificenze originali ricevute da Volta e una selezione dei materiali celebrativi diffusi in Europa nei due secoli successivi alla sua morte, tra cui la banconota da 10.000 lire sul cui retro appare il Tempio Voltiano, che rimase in vigore fino all’introduzione dell’Euro nel 2002.
Villa La Gaeta è una storica residenza liberty che si affaccia sul lago di Como dal comune di San Siro. Deve il suo nome alla punta del promontorio sul quale è stata costruita. La Villa è finita anche sul grande schermo nel 2006, quando è stata utilizzata come location per le riprese di alcune scene di Casino Royale, capitolo della saga dell’ormai leggendario agente 007.
Dall’ultimo restauro del 2011 è possibile affittare la villa per soggiorni esclusivi immersi nella natura e nello splendore. La Villa spicca, inconfondibile, sul promontorio con alle spalle un immenso parco di cipressi, cedri e pini. Lo stile eclettico, in liberty medievale, porta la firma dei fratelli Coppedè, architetti visionari capaci di trasformare i propri lavori in avvincenti narrative estetiche.
La Villa si presenta come una specie di castelletto medievale molto pittoresco. È costruita sul sito di una struttura più vecchia, smantellata e sostituita per volere di Solone Ambrosoli, un numismatico italiano vissuto verso la fine del XIX secolo. La progettazione dell’edificio venne assegnata agli architetti Gino e Adolfo Coppedè, di cui si riconosce il lavoro nella caratteristica struttura scenografica. La villa fu completata dagli eredi dell’Ambrosoli nel 1921 e successivamente acquistata dai conti Gerli nel 1940.
Lo stile della villa è di uno sfrenato eclettismo, ricco di citazioni e temi sovrapposti. Gli elementi liberty si fondono con l’impianto medioevale in un sovrapporsi di graffiti, affreschi e contrasti cromatici. La villa ricorda un castelletto medievale per i mattoni faccia a vista e le sue due torrette, adornate di dettagli liberty in un gioco di simboli con precisi significati, che formano un’immagine fiabesca. La tonalità chiara delle pietre intrecciate con l’ocra dei mattoni, le snelle colonnine delle balaustre e gli archi delle finestre alleggeriscono l’impatto visivo che pur rimane suggestivo e irresistibile.
La Villa La Gaeta ospita anche uno splendido giardino mediterraneo ricco di una grande varietà di specie: tasso, agrifoglio, bosso, lauroceraso, palme e cipressi. Il parco si apre dopo il cancello ed è realizzato nello stesso stile eclettico della villa. I cipressi svettano in prossimità del lago, mentre due grandi platani proteggono la spiaggia privata. I cedri e i pini dominano l’area montana, accompagnate da un sottobosco in allori e siepi di pitosforo lungo i viali pedonali.
Quando la natura e l’arte si incontrano il risultato è idilliaco. Dal 31 Marzo Villa Carlotta ti aspetta sul Lago di Como e se non sai come raggiungerla, il servizio Lake Como Water Taxi è già pronto per questo meraviglioso tour.
Villa Carlotta conserva e valorizza un patrimonio storico-artistico e botanico unico sul Lago di Como e lo offre come realtà da vivere per tutto il territorio. Un luogo di rara bellezza dove la Natura e le opere dell’uomo da oltre trecento anni convivono in perfetta armonia.
Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, la Villa racconta oltre trecento anni di grande collezionismo e ogni anno apre le porte di un affascinante giardino botanico a migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Il giardino botanico di Villa Carlotta è un caleidoscopio di colori in ogni stagione. In queste settimane, sono protagoniste grandi macchie di ortensie in fiore e tutte le sfumature del verde, da quello intenso ed esotico della Valle delle Felci a quello brillante dei prati prealpini: l’estate è arrivata in tutto il suo splendore.
Questa porzione del parco presenta i caratteri tipici del giardino formale o giardino all’italiana: un’asse di simmetria che lo attraversa dal cancello fino all’orologio posto sul tetto dell’edificio, siepi potate in forma, fontane e giochi d’acqua, statue, aiuole di bosso a costituire elementi geometrici, terrazze delimitate da balaustre in pietra e collegate tra loro da scalee.
L’arte regna sovrana con le sue maestose sale espositive dove sono conservate le più belle opere d’arte di sempre. Da Amore e Psiche all’Ultimo bacio dato a Giulietta da Romeo. Per non parlare del Salone dei Marmi, della Sala interamente dedicata a Napoleone fino alla camera della principessa Carlotta di Prussia.
Semplice! Con Lake Como Water Taxi puoi raggiungere la meravigliosa Villa Carlotta con le nostre barche esclusive per regalarti un tour privato immerso nella bellezza del lago di Como.
Continuiamo il tour Lake Como Water Taxi parlando della Villa La Cassinella: una splendida residenza lacustre restaurata nel corso degli anni ’20 dall’ingegnere Carlo Mantegazza. Il figlio Giacomo Mantegazza ne ha poi continuato l’opera modernizzandola e rendendola una delle più belle ville del lago di Como.
L’architettura segue la tradizione delle ville lariane e l’edificio sembra un tutt’uno con la natura che lo circonda. Raggiungibile esclusivamente via acqua, è un’oasi di pace, tranquillità e privacy dotata di tutti i comfort: piscina, campo da tennis, cinema, palestra; non manca proprio niente.
Il prezzo è ovviamente adeguato all’offerta, infatti per soggiornarvi sono richieste cifre all’altezza delle comodità: circa 100.000€ alla settimana.
La Cassinella può ospitare fino a 17 persone nelle sue ben 9 camere da letto. Gode di una vista senza paragoni sul lago, decorata dai suoi tipici alti cipressi. L’intera residenza occupa 30.000 m2 su cui si contano quattro abitazioni, un campo da tennis, una piscina riscaldata, una palestra e un cinema.
La villa comprende anche uno staff completo con chef privato, team di maggiordomi, pulizie, giardinieri e concierge che risiedono in un alloggio separato. Inutile dire che si parla di un servizio a cinque stelle di grande lusso.
Una volta entrati nella villa principale si attraversa un elegante salone con marmo antico di Siena e una grande scala ornamentale per arrivare nel salotto con camino aperto e la splendida sala da pranzo, che può ospitare fino a 20 persone.
Dalla sala si accede al cortile in terracotta sul retro, mentre nella parte anteriore della villa si trova invece la terrazza con vista sul lago. Nei due piani soprastanti si trovano le camere da letto con bagni privati.
Nella guest house indipendente ci sono anche altre 2 camere da letto per 4 persone e un’altra terrazza con vista sul lago.
Il costo esorbitante per l’affitto della villa l’ha resa quasi inaccessibile e molto esclusiva, tanto che la rivista Forbes l’ha inserita tra le undici ville più belle al mondo per le vacanze. Si sa poco su chi siano gli ospiti occasionali della villa, così come non si conosce nemmeno l’identità del suo vero proprietario. Si pensava fosse il miliardario imprenditore inglese Richard Branson, fondatore del Virgin Group, ma la voce è stata smentita da Branson stesso in una dichiarazione pubblica.
Il lago di Como è un luogo ricco di luoghi incantati come La Cassinella, e offre infinite possibilità per regalare momenti indimenticabili: sport acquatici, escursioni, visite nei borghi e nelle ville, ma anche cibo, feste e divertimento.
Ogni volta che viaggiamo, andiamo sempre a scovare luoghi incedibili e, molto spesso, siamo convinti di dover andare lontano.
È importante ricordare che nel nostro Paese, proprio sotto i nostri occhi, ci sono luoghi incantevoli e ricchi di bellezza e storia. Pensiamo solo che alla loro vista, anche i divi di Hollywood sono rimasti senza fiato.
Oggi, Lake Como Water Taxi vi parlerà della Villa Balbianello.
Costruita dal Cardinale Durini sui resti di un Monastero, Villa Balbianello sorge su un promontorio sulla riva sinistra del Lago di Como. Nell’800, è stato il luogo di incontri dell’intellighenzia lombarda, Alessandro Manzoni, Pellico e molti altri hanno utilizzato questa splendida villa per incontrarsi.
Nel 1974 Guido Monzino ha acquistato la Villa e, non avendo eredi, alla sua morte l’ha lasciata al Fondo Ambiente Italiano (FAI). Quest’ultimo l’ha trasformata in un Museo visitabile.
Un luogo così eccezionale non poteva che essere scelto come set di film famosi: i filari di rampicanti, il gioco di pieni e vuoti e le sue vedute mozzafiato sono state scenografia di diversi film (per esempio Star Wars, episodio II e 007-Casinò Royale).
Nel primo la villa è stata trasformata in Naboo, dove Padmé e Skywalker si innamorano. Per James Bond, invece, questo luogo diventa il nido d’amore di James Bond e della sua seducente amante.
Tutti gli episodi di 007 sono stati ambientati in luoghi meravigliosi ma il famoso e autorevole quotidiano britannico Telegraph ha nominato La Villa del Balbianello come la regina indiscussa di tutte le location della saga.
Il museo oggi è visitabile ed è meta molto richiesta per la sua vista mozzafiato, per i giardini che si armonizzano con il lago ma, soprattutto, la Loggia, il punto panoramico del giardino, dove l’infelicità sembra scomparire. Sarà per questo che innumerevoli coppie decidono di giurarsi qui amore eterno?